IL DILDO MAGICO – 2° capitolo - Venezia - Treviso Trasgressiva

IL DILDO MAGICO – 2° capitolo - Venezia - Treviso Trasgressiva

M'ha aperto delicatamente la cerniera dei pantaloni e le è piaciuto quel che ha visto. Così m'ha abbassato calzoni e mutande e ha preso il mio casso in mano sfregandolo lentamente, poi m'ha leccato la cappella con la sua lingua calda, passando a tutta l'asta dal basso verso l'alto, poi ai coglioni. Ersilia era brava e l'ha preso in bocca quasi del tutto, succhiandolo con passione ardente e mormorando che sentiva ancora il bisogno quotidiano di far sesso.
Continuava a pennellarmi il casso, i coioni, mordendomi con le labbra e brontolando in dialetto. M'ha invitato sul letto, s'è spogliata rapidamente e ha purtroppo confermato le mie aspettative: tette al ginocchio, cellulite straripante e vene varicose a profusione sulle gambe. S'è sdraiata e m'ha chiesto di ridere un po'. Son rimasto stupito.
- Ridere... perchè?
- Perchè io son una vecchia decrepita e tu sei un giovane e uomo Credi che non sappia cosa stai pensando? Perciò ridi adesso... che forse dopo ti verrà da piangere...
Ero sorpreso, perciò non ho riso del suo corpo, anzi l'ho baciata in bocca. Stavolta è stata lei a sorprendersi, arrossendo e rispondendo al bacio con passione. Poi mi son messo supino col cassoo mezzo duro in mostra, appoggiando la testa sul cuscino e contro la spalliera del letto. L'ho accompagnata a sedersi su di me con la sua vulva davanti alla mia faccia. Nonostante l'età, aveva un ano e una vagina puliti, lubrificati e profumati da un recentissimo bidet a base di glicerina e lavanda. Con le mani, l'ho sollevata leggermente sulle chiappe, baciato l'interno delle cosce varicose, e insinuato la mia lingua per spalancare il passerone quasi privo di peli, aprendo le grandi e piccole labbra per raggiungere il clitoride.
Piegata un po' all'indietro, Ersilia mugugnava e gemeva di piacere, ondeggiando sulla mia lingua calda e viscida. Le piaceva un casino, probabilmente era indecisa se farmi proseguire e arrivare alla fine così, oppure se farsi penetrare. Io preferivo la prima ipotesi e mi son impegnato al massimo fino a farla tremare e sussultare con un doppio orgasmo clitorideo.
L'ho lasciata riposare 10 minuti accarezzandole le tettone e poi ho invertito le posizioni. Lei distesa con la testa appoggiata e io sopra, col casso davanti alla sua bocca, per completare lo squisito pompino interrotto prima. Soddisfatta per aver goduto, lei è stata ancora più porca, riuscendo a farmi drizzare completamente e bevendo tutto lo sperma che le ho schizzato in gola.

CONTINUA

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