TRANS ALESSANDRIA - Treviso Trasgressiva

TRANS ALESSANDRIA - Treviso Trasgressiva

 Mi presento, sono Barbarella, transex italiana e da poco anche felicemente fidanzata. Ho avuto una vita travagliata ma felice ed ora, grazie soprattutto a degli annunci trans ad Alessandria, ho trovato anche il principe azzurro. Sembra strano infatti poter incontrare uomini dai puri sentimenti e in cerca d'amore, ma a me è successo e, comunque, anche gli altri incontri online di puro sesso non sono stati certo da buttare via. Ecco quindi la mia esperienza, raccontata in prima persona, con i portali di dating e con le serate a tema dedicate agli incontri hot con i trans: curiosi, vero? Leggete un po' e, chi lo sa, magari potreste anche rispecchiarvi nella mia storia un po' erotica un po' romantica. I primi passi da trans Ho iniziato il mio percorso di transizione molto presto e, in Italia, non era certo un'argomento abbastanza diffuso come oggi. Anzi, ebbi grossi scontri in primis con i miei genitori: soprattutto mio padre si sentiva come tradito, come beffato dall'unico figlio maschio e dal destino per avergli dato quella croce enorme da portare sulle spalle. Poi, ovviamente al lavoro non fu un momento semplice: lavoravo in banca, un posto che mi ero guadagnato con fatica e studiando moltissimo, facendo concorsi e mantenendo sempre un basso profilo per non svelare le mie tendenze. Quando si seppe che ero omosessuale e che volevo farmi il seno ed avere un volto più femminile il capo mi convocò nel suo ufficio. Ricordo che mentre mi dirigevo nel suo studio sentivo ad ogni passo gocce gelide di sudore corrermi sulla schiena e gli sguardi attoniti dei colleghi che mi fissavano, un po' allibiti e, mi spiace dirlo, anche schifati. Il direttore si dimostrò comprensivo e mi fece molto piacere questa cosa, mi sentivo sollevato e forse capito: scoprii più tardi il perché di questa benevolenza. Detto ciò, mi consigliava di cambiare sede lavorativa, oppure di ripensarci, o ancora di scegliere un impiego diverso. Capii la situazione e visto che non volevo scontri o derisioni ed ero convinta del mio essere trans cambiai città, andai ad Alessandria. Arrivavo dalla provincia ed ero giovanissima, ma mi sentii liberata già entrando nel mio nuovo monolocale preso in affitto coi pochi risparmi messi da parte. Iniziava una nuova vita, più indipendente per me e finalmente lontana dalla gente subdola di paese. Feci qualche mese in banca, in una filiale più grande rispetto a quella che mi svezzò per così dire, poi mi licenziai e venni assunta in un negozio di parrucche. Qui mi facevano sentire come a casa, vendevamo ogni sorta di feticcio e spesso molte clienti erano anche reduci dalla chemioterapia: confrontarmi con questi problemi davvero gravi mi diede una forza incredibile e il mio essere spesso derisa mi risultò una sciocchezza rispetto alla condizione di vita di queste donne. Tutto filava per il meglio, ma ora era giunto il momento di fare davvero l'operazione e di cercare qualche avventura erotica ad hoc. Avevo un ragazzo quando stavo al pese ma nessuno ci aveva mai scoperto, poi lui si trasferì a Londra e non lo vidi più. Qui ad Alessandria pensavo solo a mettere via i soldi per le operazioni che tanto volevo fare e quindi lavoravo e basta insomma. Era giunto il momento di diventare davvero Barbarella. Il bruco diventa farfalla e arrivano i siti di incontri "Ecco, la Barbarella è arrivata!", così feci il mio ingresso trionfale nel negozio di parrucche dopo la convalescenza dall'ultima delle tre operazioni estetiche che tanto sognavo. Come primo step mastoplastica additiva: un bel seno prosperoso che mi rese subito ancor più donna e io mi sentivo bellissima, veramente. Ho sempre avuto un vitino da vespa e il seno mi rese ancor più giustizia proporzionandomi al meglio. Poi scelsi di farmi le labbra: un ritocchi no leggero per gonfiarle un po' e dare quel tocco più sensuale e femminile che non gusta mai e come ultimo step decisi per gli zigomi. Il mio volto era si cambiato in meglio, ma nulla di trascendentale: non ho mai voluto essere come molte colleghe che al primo colpo d'occhio sono tutte uguali, tutte di plastica, tante Barbie trans stereotipate. La mia autostima comunque ascese ancora di più, ero felice e con i miei genitori i rapporti erano decisamente migliorati: ci eravamo uniti e riavvicinati nonostante fisicamente ci fossimo distaccati di un po' di chilometri. Era davvero un dono averli dalla mia parte e vederli uniti in primis tra loro e poi vedere che alla fine accettarono la mia trasformazione. Spesso dico che da bruco sono diventata farfalla, una vera farfalla pronta a volare dappertutto: e chi mi ferma più, sono me stessa e felice, ringrazio Dio ogni giorno per questo dono. Comunque, ora mancavano le esperienze amorose e soprattutto sessuali: volevo mettermi in mostra e cercare anche qualcuno da amare, non solo da scopare. Il sesso è importantissimo e ne sentivo impellente voglia, ma sono una tipa ancora romantica e quindi ci vuole il giusto compromesso. Le prime esperienze col dating La mia collega Patrizia, grande amante delle avventure e del sesso libero, mi consigliò di divertirmi un po' e di lasciarmi andare alle gioie dell'eros. Prima di cercare l'amore vero è meglio in effetti prendere coscienza del proprio corpo, viversi un po' la vita in spensieratezza, insomma godersela senza affanni. Mi iscrissi così ad un paio di siti dedicati agli incontri erotici: a quell'epoca non ce n'erano tanti come ora ed erano un meltin pot assurdo di iscritti di ogni genere e provenienza. Non ero molto convinta ma ci provai: ero sempre in tempo a dire no agli incontri ed alle avance che non mi convincevano, d'altra parte il mio sesto senso non mi ha mai tradita. Venni contattata da tantissimi uomini e, sorprendentemente anche da donne etero, tutti mi facevano mille complimenti e fortunatamente nessuno era avventato o fuori luogo, volgare o pretenzioso, anzi. Presi coscienza dell'esistenza di una grandissima community di trans e di amanti del genere in Italia e ne fui felicissima, qualcuno dei frequentatori dei siti divenne mio amico e con altri ci sentiamo ancora oggi per fare quattro chiacchiere. Insomma gli annunci trans in Alessandria mi hanno dato molto e senza nascondere le mie fisicità ebbi l'occasione di sviluppare tante trombamicizie e conoscenze pure di valore umano non trascurabile. Ebbi incontri con gli uomini più diversi: dai manager agli operai, alti, bassi, maturi, giovanissimi, fidanzati, single, omosessuali ma pure tanti etero virili. Ero appagata e quando avevo voglia mi facevo una scappatella grazie ai siti di incontri o ai contatti finora raggranellati, avevo un ottimo lavoro, degli amici, ero in salute e avevo l'appoggio dei miei cari: cosa volere di più? Le serate nei locali hot Patrizia, mentore della trasgressione, mi coinvolse anche in uscite decisamente trasgressive e for woman only, dove ci si divertiva, si sparlava degli uomini e ci si scambiavano consigli beauty. Una volta incappammo in un locale dove si stava svolgendo una serata a tema dating: un po' come sui portali di incontri si trovavano donne e uomini di tutti i generi ma accomunati dalla voglia di conoscere nuova gente e di avere avventure immediate senza impegno anche la stessa sera. L'atmosfera era accogliente e all'apparenza nulla era tanto diverso dalle discoteche o dai pub più comuni, ma c'era anche un'area più privata, un reale privè dove chiunque poteva recarsi e buttarsi a capofitto sul partner preferito, oppure entrarvici con uno degli sconosciuti accalappiati al bancone del bar. Pareva a tratti di entrare nei film americani più trash e hot allo stesso tempo: era una dimensione e un mondo quasi sommerso e poco conosciuto ma molto frequentato. Anche qui mi lasciai andare alle esperienze più trasgressive e appaganti a livello erotico. Ricordo che quella prima sera mi ritrovai sola su un divanetto a sorseggiare il mio drink e ad un tratto un ragazzo giovane e bellissimo, sembrava un modello ma era un ballerino professionista, mi si avvicinò. Era olandese credo, parlava un inglese perfetto ma ahimè io capivo poco o nulla e bofonchiammo qualcosa in un mix di lingue zoppicanti per almeno scambiarci i convenevoli. Lui prese l'iniziativa e mise la sua manona calda sulle mie cosce, sentii un caldo rassicurante ed eccitante invadermi i genitali. Mi toccava con veemenza e con il solo palmo riusciva a coinvolgere il mio pene e anche i testicoli in carezze erotiche al massimo. Si alzò e mi prese per mano: andammo nel privè. Qui c'erano donne e uomini, trans, omosex ed etero tutti avvinghiati, ognuno slinguazzava, palpava, scopava il partner occasionale accalappiato nel locale. Ci sistemammo in un angolo ma non mi sentivo in imbarazzo, anzi volevo proprio farmi rapire i sensi da questo sconosciuto bellissimo. Mi mise subito la lingua in bocca, mi aprì le gambe e si mise in ginocchio davanti a me e si fiondò tra le mie cosce. Sembrava volesse mangiarmelo tanto aveva foga di lecccarmi: mi scostò lo slip e affondò la bocca, le labbra e la lingua sul mio membro durissimo. Intanto io mi dedicai ad sega in piena regola e lo feci venire subito, ma non soddisfatto si mise in piedi e gli si rizzò di nuovo: voleva penetrarmi e così successe. Spingeva nel mio ano come un matto e io mi masturbavo avidamente, poi si unì una tipa che manco mi ero accorta ci fissasse e mi slinguazzò le tette, la bocca e lei stessa si masturbava fino a venire. Quella sera feci più di un'orgia, fu fantastico, tutto girava attorno al sesso e sembrava di entrare in una roulette erotica immaginaria. L'arrivo del grande amore Tutto procedeva tranquillo, qualche avventura racimolata tramite annunci online, altre assaporate nei locali dedicati ai trans e nulla di più. Non avevo ancora incontrato uomini disposti ad una relazione stabile e io, nonostante la sognassi da anni, non la cercavo e non la pretendevo. Avevo incontrato e scopato persone fantastiche, uomini e donne bellissime, ma nessuno mi attirava più del sesso o dell'amicizia, non scattava mai la scintilla ma andava benissimo così. Poi un giorno tutto cambiò e nel bar accanto al negozio di parrucche si presentò un uomo distinto, bello, serio e che aveva qualcosa di famigliare. Eravamo solite, noi colleghe e amiche, andare proprio in quel bar a fare una pausa a metà pomeriggio e colazione con cappuccino e brioche ogni mattina. Proprio una di quella fu la mattina che mi cambiò la vita per sempre e decisamente in meglio: il mio principe azzurro era venuto a prendermi. Qualche parola, convenevoli e uno scambio di bigliettini da visita: modi gentili, affabili, sorriso smagliante e sguardo attraente: non me l'aspettavo proprio a essere sincera. Ne rimasi colpita e lo stesso fu per lui, me lo confidò al nostro primo incontro da soli, inoltre mi disse che era diventato pazzo nel tentativo di trovarmi, aveva mobilitato tante conoscenze per venire a prendermi. Ero più che lusingata, sapere che avevo fatto colpo su qualcuno e io nemmeno lo sapevo, questo uomo mi cercava e mi pensava giorno e notte: come nei film, che emozione. Una cena, un aperitivo, una gita fuori porta e nacque l'amore, oltre ad aver avuto da subito rapporti intimi da mille e una notte. Lui è etero, lo è sempre stato, ma io gli smossi qualcosa che non si immaginava possibile, lo avevo fatto impazzire e non solo fisicamente, il suo interesse andava oltre e non riusciva a fare a meno di me. Tra l'altro questo splendido uomo non si vergognava affatto di noi, anzi mi presentò ala famiglia quasi subito, agli amici e non si faceva problemi a stringermi la mano oa baciarmi in pubblico. Siamo due anime che si sono trovate e che si amano davvero dal profondo, anche i trans possono avere una vita felice e io mi sento super fortunata ogni giorno. Cosa pensa il mio uomo delle trans Il mio boyfriend è sempre stato etero convinto ed ha avuto un'infinità di donne, anche famose e bellissime. Insomma era un vero maschio, ma quando ha incontrato me ha avuto un sussulto, le famose farfalle allo stomaco gli si presentavano ad ogni mio sguardo e non capiva, all'inizio, cosa potesse affascinarlo così tanto. Ora mi racconta che quando mi tocca, mi guarda, mi spoglia, mi scopa si sente un vero uomo, appagato in ogni aspetto, felice e pure fortunato. Nessuna donna prima di me lo aveva colpito così tanto e conquistato con modi a tratti molto romantici e femminili e pure fermi e rudi. Forse è proprio questa mia ambiguità che lo eccita e lo fa stare bene nel contempo, si sente al sicuro e nello stesso tempo forte e maschio: il nostro è un continuo scambio di ruoli, di effusioni mai scontate e di sesso decisamente trasgressivo. Il fatto di poterlo soddisfare col mio pene e di potermi anche far penetrare come una qualsiasi donna con tette lo manda in visibilio mi ha confidato. Ho tutto quello che ha sempre cercato in una donna: l'eleganza, il bel corpo, un viso sensuale e attenzioni premurose e dense di amore, ma anche la propensione al sesso selvaggio e porcelloso, come dice lui. Sono la mia transex con la quale è stato e da allora ha cambiato idea sul nostro mondo, ha capito molte sfumature che prima manco aveva preso in considerazione, ha capito che siamo umani e abbiamo una sensibilità maggiore di tanti altri. È proprio bello e soddisfacente rendere partecipe una persona etero di tutte le nostre insicurezze di trans, far percepire i nostri dubbi, le nostre difficoltà quotidiane e le battaglie che spesso facciamo in solitario nella routine più silenziosa. Ho un uomo fantastico, innamorato davvero e che è andato oltre le apparenze e i pregiudizi senza fondamento della maggior parte della comunità etero. Certo, ciò che non concepisce è il modo in cui spesso noi transex viviamo la sessualità, cioè in modo troppo leggero e libertino: ci intratteniamo con sconosciuti, ci buttiamo nelle braccia dei primi maschi disponibili, cerchiamo incontri sui portali di dating e ci rinchiudiamo in un privè sporco e frequentato anche da individui pericolosi e senza scrupoli. È vero, spesso siamo troppo trasgressivi e ingenui, forse ci rifugiamo nel sesso per riempire una sorta di solitudine, vogliamo sentirci apprezzati e scambiamo il sesso per interesse, cadiamo in trappole subdole e rischiamo anche molto. Ma basta vivere la propria natura con testa, senza perdersi e cercare aiuto e supporto psicologico: spesso è davvero indispensabile. Sorpresa! Sicuramente ho messo una pietra sopra ai siti di dating e agli annunci trans di Alessandria e italiani: ora sono accoppiata e felicissima. Ma un po' d'aiuto è arrivato proprio da questi miei annunci sui siti più famosi della penisola, è grazie ad uno di questi che il mio attuale compagno è riuscito a rintracciarmi. Da anni non sapeva che fine avessi fatto e i miei famigliari erano molto chiusi, non li trovava mai in giro al paese per reperire informazioni. Sembrava mi fossi volatilizzata e lui si sentiva comunque in imbarazzo nel vagare cercando informazioni sul mio conto, è anche comprensibile. Poi un giorno gli venne l'illuminaizone di cercare sul web, visionò un sacco di profili mi confidò una sera, terminato l'orario di lavoro si rintanava nell'ufficio vuoto e rovistava sui siti di dating e, come già detto, per fortuna a quell'epoca non ce n'erano certo tanti come ora. Ebbe fortuna, mi riconobbe, il mio sguardo gli saltò subito all'occhio guardano le foto profilo degli utenti della community transex online: urlò di gioia. Si informò grazie alle info che avevo inserito nella mia scheda di presentazione e si fece trovare agghindato di tutto punto nel famoso bar accanto al negozio di parrucche. Sapete chi è il mio angelo azzurro? Il mio primo datore di lavoro, il direttore della banca di paese: sorpresa!

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